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Arriva la primavera: come affrontare il cambio di stagione.

Come tutti i cambi di stagione, anche il passaggio da inverno a primavera si fa sentire, portando scompiglio a quella che è la nostra routine di base. Spesso la transizione tra due stagioni è accompagnata da sonnolenza, astenia e stanchezza, che rendono più difficile affrontare le giornate e gli impegni quotidiani.

In questo periodo, le giornate si allungano, le ore di sole sono superiori rispetto a quanto non accade in inverno e il nostro corpo deve abituarsi a questo cambio di luce.

Mentre alcune persone si adattano subito, la maggior parte ha bisogno di tempo per abituarsi alle nuove giornate: entrano in gioco ormoni, cervello e sistema immunitario.

La salute ormonale è fondamentale in questo senso: gli ormoni che hanno un ruolo più importante sono serotonina e melatonina, che regolano il tono dell’umore ed il ritmo sonno-veglia.

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Le cose da fare per ritrovare l’energia durante il cambio di stagione 

Per dare man forte al nostro corpo (e soprattutto al nostro sistema immunitario) è essenziale prendere alcuni classici accorgimenti, che riguardano per lo più lo stile di vita.

Mantenere un adeguato livello di attività fisica consente al corpo di mantenersi allenato ed in forze. La ginnastica, oltre a favorire il benessere psicofisico (innalzando la produzione di serotonina) e ad aumentare il dispendio energetico, consente una corretta ossigenazione dei muscoli ed è protettiva per la prevenzione delle patologie cardiovascolari.

Inoltre, con l’arrivo della bella stagione, è più semplice e piacevole allenarsi all’aria aperta: la luce solare influenza positivamente la produzione endogena di Vitamina D, che è fondamentale per l’assorbimento di calcio e fosforo, ed inoltre è di grande aiuto per il sistema immunitario.

Scegliere gli alimenti giusti per il cambio di stagione

È chiaro quindi che l’allenamento è fondamentale per affrontare al meglio il cambio di stagione, ma anche a tavola è necessario scegliere alimenti primaverili ed al giusto grado di maturazione: questi avranno una concentrazione maggiore di vitamine, sali minerali e composti bioattivi importantissimi per il sistema immunitario e per combattere la stanchezza.

LA VERDURA DI STAGIONE

Tra questi troviamo ad esempio gli asparagi: questa verdura ha proprietà diuretiche che aiutano a drenare i liquidi e le sostanze tossiche. Contengono inoltre molte fibre e sono quindi indicati in caso di stipsi. Non mancano le vitamine ed i sali minerali: troviamo quindi vitamina A, vitamina C ed alcune vitamine del gruppo B. Ottimi da abbinare, ad esempio, ad un riso integrale: un piatto semplice, veloce e primaverile che può essere facilmente portato anche a lavoro.

Anche i carciofi sono un “must” della primavera: sono ricchi di vitamina C, vitamina B e vitamina K, che è un toccasana per la salute delle ossa. Sono anche ricchi in ferro e rame, due minerali molto importanti per la generazione delle cellule del sangue.

Un’altra fonte di vitamine e minerali è il finocchio: oltre ad essere ricco in acqua, e quindi un ottimo diuretico, è una fonte di vitamina A, C e B. Inoltre, è noto per le sue proprietà coadiuvanti la digestione e la riduzione del gonfiore addominale.

LA FRUTTA DI STAGIONE

Per quanto riguarda la frutta, è il tempo delle fragole: ricche in Sali minerali, essenziali per combattere la spossatezza, sono anche una buona fonte di vitamina C, un importante antiossidante.

Non possiamo dimenticarci dei kiwi, che sono ricchi in acqua, fibre e vitamina C e K; inoltre sono spesso indicati nella dieta anti-stipsi.

Un altro ottimo alleato è la pera: ricchissima in Sali minerali, soprattutto potassio, contiene anche molte fibre, che gli conferiscono proprietà sazianti. A livello intestinale, oltre a modulare l’assorbimento dei grassi alimentari, può prevenire alcuni disturbi dell’intestino crasso. Ha inoltre un sapore piacevolmente dolce, che può sostituire la voglia improvvisa di zuccheri.

Cosa mangiare in primavera per sostenere il sistema immunitario

Oltre a frutta e verdura sono essenziali gli acidi grassi della serie Omega 3 ed Omega 6, per coadiuvare il nostro sistema immunitario e per preservare la salute dei vasi sanguigni. Questi grassi “buoni” sono presenti soprattutto in pesce azzurro pescato e frutta secca a guscio.

Per ultimo, ma non per importanza: è importante bere acqua naturale in abbondanza (almeno un litro e mezzo o due al giorno). L’acqua, oltre ad essere fondamentale per il metabolismo e per la digestione, aiuta anche a drenare le sostanze nocive, migliora l’aspetto della pelle, aiuta il transito intestinale e conferisce la giusta idratazione alle cellule.

Il consiglio del nutrizionista, per affrontare al meglio il cambio di stagione

Un consiglio valido per trarre il massimo beneficio dagli alimenti che consumiamo è quello di scegliere sempre frutta e verdura di stagione, al giusto grado di maturazione, e possibilmente locale: questo perché la concentrazione di sostanze benefiche, vitamine e Sali minerali è nettamente maggiore in frutta e ortaggi raccolti da poco, mentre si riduce con il passare del tempo.

Anche se sembrano banalità, è importante ricordarsi di variare ed essere fantasiosi nell’alimentazione: in questo modo forniamo al nostro corpo tutto ciò di cui ha bisogno per affrontare al meglio i cambi di stagione e le giornate più faticose, soprattutto con l’arrivo del primo caldo.

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Dott.ssa Giulia Aliboni

Biologo Nutrizionista

Riferimenti:  Alimentazione, dieta, primavera, sistema immunitario
Redattore: Dott.ssa Giulia Aliboni


Pancia gonfia, stipsi o colite, rinite, orticaria e dermatite, sembra ormai essere la regola in questo periodo dell’anno.
Sono sintomi da ricondurre a reazioni allergiche, o a intolleranze alimentari caratteristiche di questa stagione.
Spesso gli esami specifici per la ricerca della allergie tradizionali non danno una risposta.

E se si trattasse di reazioni allergiche ritardate causate da intolleranze alimentari?
Spesso sono dovute ad accumulo di sostanze liberatrici di istamina o contenenti istamina ( sostanza che crea i sintomi delle allergie). I sintomi e le reazioni sono sovrapponibili nei due casi, ma la diagnosi si basa su test diversi.

Un prelievo di sangue per eseguire il test ALCAT®, ci aiuterà a scoprire quali alimenti o conservanti alimentari sono causa di reazioni infiammatorie da cibo, che causano reazioni istaminiche con i relativi sintomi.
Una volta individuato il gruppo di alimenti, il medico o biologo specialista in alimentazione ed esperto di gestione delle intolleranze alimentari, sarà in grado di consigliare un programma alimentare adeguato, con esclusione in una prima fase degli alimenti risultati positivi al test, seguita da una seconda fase di reintroduzione degli alimenti esclusi a rotazione, in modo da non sovraccaricare l’organismo di istamina.

I benefici di un programma alimentare ad esclusione degli alimenti reattivi e successiva reintroduzione, sono molti, inizialmente si perdono liquidi in eccesso, poi si verifica un moderato calo di peso, migliora la reattività globale dell’organismo ritrovando l’energia persa, ma soprattutto si ha un miglioramento complessivo dei sintomi allergici.
Sotto la guida esperta di un medico o biologo nutrizionista è possibile proseguire il programma alimentare anche oltre il periodo delle allergie, per mantenere i benefici ottenuti in precedenza.

Guarire dalle intolleranze alimentari è possibile seguendo un programma nutrizionale adeguato e specifico per le proprie esigenze e problematiche allergiche o da intolleranze.

Per ricevere maggiori informazioni:
segreteria@imgep.com
Tel. 02 5830 0376


April 30, 2012 Newsletter

La primavera si accompagna normalmente a una serie di cambiamenti psicologici, fisiologici e comportamentali, legati ai meccanismi che il nostro organismo mette in atto per adattarsi a una realtà meno rigida rispetto a quella invernale.

Il cambio di stagione porta con se anche un grande desiderio di vita all’aria aperta, movimento e soprattutto alleggerimento. Durante l’inverno, a causa di una vita più sedentaria e calorica si tende, infatti, ad accumulare qualche chilo di troppo.

Quale migliore occasione per mettersi a dieta, disintossicarsi e tonificarsi con un po’ di attività fisica? In questo periodo sono tanti i pazienti che desiderano riacquistare quella sensazione di benessere, persa a causa di qualche leccornia di troppo unita a qualche ora di ozio in più.

Ho l’abitudine, in questi casi, di sottoporre i miei pazienti (ma lo consiglio anche a coloro i quali volessero intraprendere un regime alimentare dimagrante abbinato a un’attività fisica) a un programma semplice e snello, che prevede una serie d’indagini in grado di rivelare i parametri che possono guidarci nel programma Fisico/Nutrizionale.

I due pilastri di tali indagini sono:
a)Impedenziometria b) Test per le Intolleranze Alimentari.

Entrambi i test sono di grande aiuto sia perché durante il periodo invernale potremmo aver accumulato tossine legate ad alimenti che il nostro organismo “non tollera” sia perché, a causa di un’idratazione non sempre perfetta e di una massa grassa che molte volte va oltre certi limiti, probabilmente abbiamo modificato la composizione del nostro corpo.

a) L’Impedenziometria è una pratica assolutamente non invasiva, che grazie al passaggio di una leggerissima corrente nel nostro corpo, attraverso uno strumento particolare, ci permette di conoscere la composizione corporea in termini di Acqua, Grasso, Massa Magra ecc.

Utilizzo uno strumento molto recente (Impedimed DF 50), che indaga differenti parametri, utili a conoscere più da vicino il corpo del paziente, e di conseguenza intervenire in maniera più adeguata.

Novità importante rispetto ad altri esami simili è quella di poter scomporre la nota Massa Magra (FFM) in due ulteriori componenti: la Massa Tissutale Attiva (ATM) e la Massa Extracellulare. Questi nuovi parametri consentono di valutare il grado di efficienza fisica del paziente ed essere più predittivo nei confronti di un programma fisico e nutrizionale, rivolto sia a un paziente sovrappeso sia a uno sportivo (professionista e non) che vuole iniziare un programma di allenamento o di supporto.
Queste valutazioni sono importanti per riuscire ad abbinare meglio un’attività fisica di tipo aerobico o isotonico.
Completiamo i dati rilevati con i livelli di Acqua Extracellulare (ECW) e di Acqua Intracellulare (ICW), parametri fondamentali per individuare situazioni di disidratazione, ritenzione, carenze.

Integro l’indagine con l’analisi della Massa Grassa (FM), della Massa priva di Grassi, del Metabolismo Basale e dell’Indice di Massa Corporea (BMI) per inquadrare il paziente da un punto di vista staturo-ponderale.

Importante, infine, la valutazione dell’Angolo di Fase, parametro che sintetizza un po’ la situazione generale, per meglio apportare eventuali correzioni.

b) Il test per la diagnosi delle Intolleranze Alimentari, soprattutto quando il risultato è molto attendibile, consente di modificare le abitudini alimentari dei pazienti che lamentano sofferenze di svariato tipo (gonfiori, flatulenza, stanchezza, cefalea, mialgie, sovrappeso, apatia, eczemi, dermatiti, colite, ritenzione idrica, ecc.). Le correzioni alimentari possibili in seguito alla diagnosi di eventuali intolleranze sono particolarmente utili soprattutto quando si decide di iniziare un periodo disintossicante, dimagrante e ginnico.

Utilizzo nel mio studio ALCAT Test, unico test per Intolleranze Alimentari riconosciuto dall’U.S. Food and Drugs Administration.

Fondamentali in questi ultimi periodi, le risposte ottenute sul versante “Glutine, Frumento, Lieviti”. Le abitudini alimentari attuali prevedono un abbondante utilizzo di carboidrati di base. Il grano, purtroppo, non è più quello di un tempo, e in molte occasioni il nostro intestino non è geneticamente preparato a questi diversi tipi di frumento. Il risultato è una serie di reazioni di vario tipo, che a lungo andare possono determinare disturbi molto fastidiosi.

Individuati gli alimenti cui si è intolleranti, con un periodo di disintossicazione e un seguente riavvicinamento (rotazione) all’alimento individuato, si riesce a migliorare moltissimo la sintomatologia lamentata.

Completo il programma con aiuti di reidratazione, drenaggio e disintossicazione.Associando l’ALCAT Test, la Bioimpedenziometria, la Disintossicazione e l’Azione Drenante è possibile ottenere risultati utili su molteplici fronti: perdere peso in eccesso, prepararsi a un percorso di attività fisica, riprendere il benessere psico-fisico perso a causa di uno stile di vita inadeguato.
Buona ripresa a tutti.

a cura del Dr Francesco Lampugnani, Biologo Nutrizionista, Specialista in Farmacologia



May 30, 2011 Newsletter

In primavera, più intesa in senso climatico che in senso astronomico, il cambio della temperatura e delle condizioni meteorologiche favorisce la fioritura delle specie vegetali con la comparsa di allergie.

Chi ha allergie agli acari, agli animali domestici sperimenta sintomi come il bruciore agli occhi, la lacrimazione, l’irritazione del naso, le difficoltà respiratorie, i pruriti della pelle con una frequenza importante durante tutto l’anno in funzione del contatto ed in modo indipendente dalle “condizioni ambientali”. Chi ha allergie ai diversi cibi sperimenta questi sintomi dopo averli mangiati e ne è libero se li evita. Chi ha allergie ai vegetali sperimenta questi sintomi indipendentemente dalla propria volontà in periodi diversi dell’anno in funzione della fioritura e dell’impollinazione e non può evitarlo se non cercando di fuggire quegli ambienti con specie che gli procurano i sintomi in assoluto o per i periodi più difficili dell’anno.

Il ricorso agli antistaminici diventa quasi una necessità per poter affrontare la giornata.
È proprio l’istamina il mediatore di questi fenomeni: contenuta all’interno di alcune cellule del nostro corpo, gli eosinofili e i mastociti, la presenza di un allergene (ciò che causa l’allergia) attraverso l’interazione con il sistema immunitario (IgE, una classe di anticorpi) ne determina la liberazione causando i sintomi tipici. Il fenomeno è rapido. Rapida la comparsa dei sintomi dopo il contatto con l’allergene; rapida la scomparsa dei sintomi se trattati con antistaminici o se viene allontanato l’allergene.

I sintomi delle intolleranze hanno caratteristiche diverse, sembrano quasi manifestarsi dopo una sorta di accumulo ed essere più cronici ovvero lenti sia a comparire sia a scomparire.

Tipicamente definite come intolleranza alimentari poiché la prima evidenza di “irritazione del corpo” è a livello gastrointestinale in alcuni casi i sintomi delle intolleranze possono riguardare la pelle con pruriti difficilmente trattabili o il sistema respiratorio con sintomi di irritazione aspecifici. Si è ipotizzato che il meccanismo attraverso cui si verificano questi fenomeni sia una alterazione dei globuli bianchi nella loro struttura con una membrana che diventa più permeabile potendo rilasciare il contenuto delle vescicole tra cui potrebbe esserci l’istamina ma anche una serie di mediatori, le citochine, che possono avere un effetto favorente l’infiammazione.

Allergie ed intolleranze hanno perciò due meccanismi diversi, ben spiegato per la prima ed ipotizzato per la seconda, con la caratteristica però di avere, così ci viene suggerito, una via comune di molecole e meccanismi implicati nella generazione di una “irritazione” dell’organismo.

Il passaggio tra la primavera e l’estate è anche il momento in cui sulla tavola cominciano a ricomparire in maniera importante frutta e verdura due elementi che oltre potenziali allergeni sono anche potenziali fattori capaci di causare intolleranza.

Si tratta perciò di un periodo in cui i fenomeni di intolleranza potrebbero avere un significato clinico nel contribuire alla sintomatologia irritativa propria delle allergie.
Questo non significa che il controllo di una intolleranza sia lo stesso da attuare per una allergia o che il trattamento dell’intolleranza risolva il problema allergico ma piuttosto che una attenzione e una correzione di una eventuale intolleranza possa influire in senso positivo sui sintomi propri di una allergia.

a cura della Dr. Alberto Cescato, Medico chirurgo esperto in genetica preventiva e biotecnologie



April 30, 2011 Newsletter

Per le prime 10 prenotazioni presso il B&B Cento Ulivi, sui soggiorni dal 18 aprile al 5 giugno 2011, saranno offerti 20 test genetici sulla giovinezza e la salute della pelle.
Il Room and Breakfast Cento Ulivi sorge nell’incantevole scenario del Golfo degli Aranci a pochi chilometri dalle più belle spiagge della Costa Smeralda, sulla costa est della Sardegna. Immerso nella natura, circondato da ulivi e frutteti, Cento Ulivi è una piccola oasi di pace e relax che conserva un fascino incontaminato.

Da sempre attento al benessere e alla serenità dei suoi ospiti, Cento Ulivi dedica questa primavera alla cura della tua pelle. In collaborazione con Imgep, l’Istituto di Medicina Genetica Preventiva di Milano, Cento Ulivi offre ai primi 10 ospiti che prenoteranno un soggiorno di almeno 2 giorni nel periodo 18 aprile – 5 giugno 2011 la possibilità di effettuare “Derma”, il test genetico sulla giovinezza.
Derma test studia le caratteristiche strutturali della cute, al fine di cogliere l’eventuale predisposizione a un fenomeno di invecchiamento precoce. La bellezza e la giovinezza della pelle, la capacità di affrontare lo stress quotidiano e il grado di suscettibilità che determina la reazione agli agenti ambientali negativi sono, infatti, fattori strettamente legati al nostro patrimonio genetico.
Grazie a Derma test potrai valutare lo “stato di salute” della tua pelle ed effettuare gli eventuali interventi preventivi necessari per recuperare e mantenere un corretto equilibrio, riducendo i fattori scatenanti che portano a un invecchiamento cutaneo

Per maggiori informazioni visita: www.imbio.it oppure www.migivapa.it
Tel: +39 339 3334504

Per prenotazioni: www.bbcentoulivi.it
(inserire GEN1 nel form di prenotazione)



March 1, 2005 Newsletter

Arriva la bella stagione, le giornate si allungano e si può tornare a praticare sport all’aperto. Il cambio di stagione spesso dà una sensazione di “rinascita fisica”, ma a qualcuno può dare invece stanchezza. Lo Zen Shiatsu è in grado di potenziare le difese del nostro organismo.

Lo Zen Shiatsu non cura solamente stati morbosi e non è solo un rimedio.
Esso stimola le capacità di rigenerazione proprie di ogni organismo, ristabilendo il naturale equilibrio energetico e mentale.
Secondo la medicina tradizionale cinese, lo Shiatsu agisce sul “Chi” o “Qi”, il flusso di energia che circola all’interno di ogni essere vivente lungo specifici Meridiani, linee energetiche che tendono ad accumulare stanchezza e stress. Una giusta pressione esercitata su di essi non solo stimola la pelle arrecando sollievo nel caso di dolori muscolari, ma regola il sistema nervoso, aiuta la digestione, stimola la circolazione sanguigna, linfatica e la secrezione ormonale.
Il flusso del Chi può essere disturbato, rallentato o interrotto da traumi, malattie, depressione, stress fisico o mentale. Di qui l’importanza di intervenire con tecniche di Zen Shiatsu per riattivare queste preziose energie interiori e per sciogliere quei blocchi energetici che si oppongono al libero fluire dell’energia vitale nell’organismo, causati dal condurre uno stile di vita disarmonico, reintegrando il contatto tra mente e corpo.



January 1, 2005 Newsletter
Se ci guardiamo intorno è inverno.
Ma se guardiamo bene ci accorgiamo che i rami degli alberi sono già pieni di gemme. Annuncio della Primavera che verrà, fra due mesi.E, in primavera, mentre la natura fa festa, si sente un gran bisogno di rinnovamento, di liberazione dalle polveri e dall’inquinamento che l’inverno porta con se, di pulizia. Pulizia delle cose che ci circondano, pulizia della casa e perché no, pulizia del nostro organismo dalle scorie e dalle tossine che ci portiamo dentro, forse da molti anni e che, ormai lo sappiamo , costituiscono il terreno di base per molte malattie, spesso anche gravi.
Tra i vari processi ineluttabilmente innescati dalla presenza in eccesso, di tossine, possiamo annoverare l’invecchiamento. L’invecchiamento dell’organismo è un processo ineluttabile e fisiologicamente preordinato che interessa tutti gli esseri viventi che è possibile rallentare, soprattutto mediante la disintossicazione, quindi pulizia, dei tessuti.

Tale processo ha il fine di migliorare lo stato della flora batterica intestinale e di conseguenza l’efficienza del sistema immunitario che ha sede, per la sua più grande percentuale, nel nostro intestino.
In poche parole ripulendo l’intestino e, ancora più precisamente, quella porzione d’intestino che è il colon, se ne migliora il funzionamento.
Il corretto funzionamento del colon è una necessità primaria per il mantenimento di un buono stato di salute. A tale scopo è utile l’idrocolonterapia.

L’idrocolonterapia rappresenta lo sviluppo più recente, più tecnologico e scientifico di una pratica medica ritenuta efficace fin dai tempi antichi da centinaia di migliaia di uomini, medici compresi, che permette di evitare il passaggio in circolo delle tossine derivanti dall’alimentazione e dall’alterazione dei processi metabolici.
Essa consente di asportare dal colon i prodotti tossici e germi anomali; ristabilire una flora batterica eubiotica insieme a una normale dinamica evacuativa; ridurre gli stati flogistici della mucosa intestinale prevenendone le eventuali patologie degenerative. In corso di idrocolonterapia è possibile effettuare il ” disbiosi test” sulle urine. Un test semplice che ci permette, attraverso la valutazione della presenza di due metaboliti : indolo e scatolo di valutare in maniera corretta lo stato di salute dell’intestino, tenue e colon e il grado di disbiosi nonché il grado di disbiosi e l’eventuale presenza di micosi e di impostare una eventuale terapia. Terapia e schema dietetico inquadrati sempre nell’ambito della visione olistica dell’Istituto di Medicina Biologica.Dr.ssa Bianca Maria Baldan
Consulente Fiori di Bach
Omeopata
Omotossicologa
Esperta in idrocolon terapia

 


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