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L’infezione parodontale, cos’è e quali sono i sintomi della parodontite?

L’infezione paradontale (o parodontite) è un’infiammazione dei tessuti che circondano e sostengono i denti, ovvero gengive, legamento parodontale ed osso alveolare. L’infezione si sviluppa a causa della colonizzazione di questi tessuti da parte di alcuni patogeni orali; mentre l’infiammazione si ha a causa della risposta immunitaria che ne consegue.

L’infezione parodontale può svilupparsi a livello sistemico e coinvolgere il sistema cardiovascolare, il sistema endocrino, il sistema riproduttivo ed il sistema respiratorio, e questo la rende una malattia multifase complessa.

La parodontite comporta un’infiammazione dovuta all’interazione tra l’infezione batterica e la risposta del sistema immunitario dell’ospite, e può portare a distruzione progressiva del legamento parodontale e dell’osso alveolare. Può anche portare a recessione delle gengive.

Non è chiaro come si sviluppi l’infezione parodontale, in quanto ogni individuo presenta una propria composizione microbica orale, ed ognuno mostra una diversa risposta immunitaria all’infezione: ne consegue che ogni infezione dei tessuti orali è da considerarsi a sé.

Esistono più di 500 specie batteriche diverse in grado di colonizzare la bocca di un adulto. Alcune delle specie più diffuse responsabili di infezione sono:

  • Porphyromonas gingivalis
  • Prevotella intermedia
  • Bacteroides forsythus
  • Campilobacter rectus
  • Actinobacillus actinomycetemcomitans.

Correlazione tra parodontite ed altre malattie

Sono state sviluppate molte tecniche per poter analizzare la composizione della placca dentale e stabilire qual è la prevalenza batterica nel cavo orale del paziente.

Recenti studi suggeriscono che l’infezione parodontale può aumentare il rischio di alcune malattie, tra cui le malattie coronariche ed eventi collegati ad esse, come angina ed infarto, aterosclerosi, ictus, diabete mellito, parto pretermine, parto con basso peso alla nascita e patologie respiratorie varie.

Questo avviene perché la parodontite avvia un’infiammazione sistemica, che può essere monitorata da marcatori infiammatori come la proteina C-reattiva, i livelli di fibrinogeno e le citochine salivari.

Scopri il ruolo delle citochine come marker infiammatori con l’analisi salivare delle citochine

Quando parliamo di parodontite, parliamo di infezioni del cavo orale: esiste un equilibrio tra la presenza microbica e la risposta immunitaria dell’ospite; se questo equilibrio viene perturbato, si sviluppa la malattia parodontale. La peculiarità dei patogeni del microbiota orale è che questi possono interagire con i tessuti dell’ospite anche senza penetrazione diretta nei tessuti.

A livello dei denti, i microrganismi nel cavo orale formano un biofilm, ovvero un’aggregazione di specie microscopiche che coesistono, che prende il nome di placca dentale.

La cavità orale è una fonte continua di agenti infettivi e le condizioni di questa riflettono spesso la progressione delle patologie sistemiche. Il cavo orale sembra fungere da serbatoio batterico.

L’omeostasi parodontale, la patogenesi della parodontite cronica ed il ruolo delle citochine coinvolte

Il tessuto parodontale, proprio come gli altri tessuti del nostro corpo, si rinnova periodicamente. Questo processo di sostituzione delle cellule “vecchie” con le cellule “nuove” prende il nome di turnover. Se il paziente è in salute, vi è un equilibrio tra il turnover cellulare ed una risposta immunitaria dell’ospite.

Il sistema immunitario a livello del cavo orale è stimolato sia dal microbiota commensale (ovvero da quello che “convive” abitualmente nella bocca dell’ospite), che dalla stimolazione meccanica della masticazione.

Nel solco gengivale si trovano normalmente alcuni neutrofili ed altre cellule del sistema immunitario, comprese le cellule Th17 e le cellule dell’immunità innata. Se però il microbiota abituale del paziente viene alterato dalla presenza di microrganismi patogeni, la risposta immunitaria si attiva in maniera eccessiva e nel tentativo di eliminare i patogeni, distrugge i tessuti.

Durante l’infiammazione vengono prodotte diverse citochine nei tessuti di infezione

L’interazione tra microbiota, patogeno e sistema immunitario porta alla secrezione di citochine, che vanno a loro volta ad aumentare l’infiammazione, richiamando altre cellule del sistema immunitario, più specifiche contro il patogeno riconosciuto. Inoltre, da un sottogruppo cellulare del sistema immunitario, viene secreto anche un altro tipo di citochine, che ha il compito di differenziare uno specifico sottoinsieme di linfociti.

Le citochine vengono secrete da diversi gruppi cellulari, e possono agire sia come amplificatori dell’infiammazione, che come responsabili diretti della distruzione dei tessuti.

La rete delle citochine nella patogenesi della parodontite

In breve, le citochine proinfiammatorie IL-1, IL-6 e TNF-alpha vengono secrete dalle cellule parodontali e dalle cellule del sistema immunitario dell’ospite dopo la stimolazione da parte dei microbi e provocano danni diretti ai tessuti.

A questo punto le altre cellule del sistema immunitario, tra cui le cellule T-indifferenziate e le cellule B, si differenziano in cellule T-mature attive contro il patogeno o in plasmacellule (le cellule in grado di secernere gli anticorpi). Queste cellule, sotto la stimolazione delle citochine, possono attivare o promuovere altre cellule effettrici, che esercitano effetti pro-infiammatori o anti-infiammatori.

Tra i diversi attori cellulari che agiscono in questi casi abbiamo le cellule TH1 e T-regolatrici che possono agire come protettori, mentre le cellule TH2/B e TH17 possono agire sia come distruttori dei tessuti, che come protettori.

Al fine di valutare il grado di infiammazione è consigliata la ricerca di alcune citochine: IL-1Beta, TNF-alfa e IL-6 (azione pro-infiammatoria) ed IL-17A ed IL-22 (azione protettiva).

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Dott.ssa Giulia Aliboni 

Biologo nutrizionista

Testo scientifico a cura del Dott. Mauro Mantovani

Responsabile Ricerca e Sviluppo IMBIO
Direttore Scientifico IMBIO Academy

Riferimenti: Citochine, Paradontite, Risposta immunitaria
Redattore: Dott.ssa Giulia Aliboni


Qual’è il ruolo delle citochine coinvolte nella patogenesi della parodontite cronica?

L’omeostasi del tessuto parodontale, la patogenesi della parodontite cronica e il ruolo delle citochine coinvolte.

In uno stato di salute, il turn-over “locale” e una risposta immunitaria moderata dell’ospite sono equilibrate.
Il microbiota commensale e la stimolazione meccanica causata dalla masticazione partecipano al reclutamento dell’immunità della mucosa locale. In questo stato, vi è un numero appropriato di neutrofili infiltranti nel solco gengivale, nonché alcune cellule immunitarie residenti nel tessuto stesso, comprese le cellule Th17 e le cellule linfoidi innate.

L’interazione tra il microbiota orale e gli agenti patogeni

Tuttavia, se la patogenicità immunitaria del microbiota locale è aumentata dalla colonizzazione di patogeni (chiavi di volta), che attivano eccessivamente la risposta immunitaria dell’ospite, viene avviata la distruzione dei tessuti.

L’interazione tra il microbiota e tutte le cellule ospiti porta alla prima ondata di secrezione di citochine (1), che partecipa principalmente all’amplificazione della stessa in senso pro-infiammatorie e al reclutamento, attivazione e differenziazione di specifiche cellule immunitarie. Inoltre, un gruppo di citochine (2) strettamente correlate alla differenziazione di uno specifico sottoinsieme di linfociti viene secreto dagli MNP e dagli APC dopo la stimolazione da parte del microbioma. Ciascuno di questi sottoinsiemi cellulari secerne un certo pattern di citochine, che potrebbe agire come fattore di feedback positivo o effettore diretto (3), portando infine alla distruzione dei tessuti.

La rete di citochine nella patogenesi della paradontite

 

In questa figura gli effetti delle citochine nella risposta immunitaria dell’ospite sono mostrati a livello delle interazioni intercellulari.

In breve, le citochine proinfiammatorie ben consolidate delle famiglie IL-1, IL-6 e TNF vengono secrete dalle cellule parodontali e dagli immunociti dell’ospite dopo la stimolazione da parte dei patobionti, che attivano e reclutano specifici sottoinsiemi di cellule immunitarie provocando danni diretti ai tessuti.

Quindi, le cellule T naive e le cellule B si differenziano in cellule T mature o plasmacellule sotto l’azione di citochine specifiche e attivano o promuovono ulteriormente altre cellule effettrici, come osteoclasti e neutrofili, che esercitano effetti pro-infiammatori o antinfiammatori.

Tra questi sottoinsiemi cellulari, le cellule Th1 e Treg agiscono principalmente come protettori, mentre le cellule Th2 / B e Th17 esercitano effetti complessi che possono portare alla distruzione o alla protezione dei tessuti in determinate circostanze.

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Dott. Mauro Mantovani 

Responsabile Ricerca e Sviluppo IMBIO
Direttore Scientifico IMBIO Academy

Riferimenti: Citochine, Paradontite, Risposta immunitaria
Redattore: Dott. Mauro Mantovani

 


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